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Banca Dati Rumore del Portale Agenti Fisici

E' disponibile online all'indirizzo http://www.portaleagentifisici.it/fo_rumore_banche_dati.php la banca dati rumore del Portale Agenti Fisici. La banca dati contiene i valori di LAeq (dBA) (Livello equivalente pressione sonora) e LAw (dBA) (Livello di potenza sonora) dichiarati dai costruttori in conformità alle vigenti norme in materia (Direttiva Macchine e/o specifiche normative). Essa contiene altresì dati misurati in campo secondo gli specifici protocolli scaricabili dalla sessione del PAF “materiali per la fornitura dati”. 

Ai sensi del D. Lgs 81/08, tali dati possono essere usati:

 

  1. nell’ambito della valutazione del rischio rumore per rispondere a quanto prescritto dall’art 190 “Valutazione del Rischio” che prevede che la valutazione del rischio tenga in debito conto in particolare di :
    • art. 190 comma 1 lett. f) le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori dell’attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia
    • art. 190 comma 1 lett. g) l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;
  2. ai fini della valutazione dell’esposizione prevista all’art. 190 comma 1 solo qualora questa risulti inferiore ad 80 dBA, e quindi non sia previsto l’obbligo di misurazioni strumentali;
  3. per una stima preliminare dell’entità dei livelli di rumorosità che possono essere riscontrabili nei luoghi di lavoro ove sono utilizzati specifici macchinari
  4. per ottemperare a quanto prescritto dall’Articolo 192 - Misure di prevenzione e protezione , comma 1: 
    (…) il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo mediante le seguenti misure:
    • adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
    • scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l’eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al Titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l’esposizione al rumore;

Prima conferenza provinciale sicurezza sul lavoro

Il 24 e 25 ottobre gli Ordini professionali hanno organizzato la I conferenza provinciale sulla sicurezza sul lavoro. Durante tale evento le diverse parti sociali interessate all’argomento si confronteranno in un dibattito teso a fare emergere le principali problematiche, tutt’ora esistenti, e i traguardi raggiunti in oltre vent’anni di applicazione del D.Lgs. 626.

 Nella seconda giornata di attività verranno affrontate le nuove frontiere a cui tendere per debellare il continuo ed ancora elevato numero di morti bianche e di malattie professionali.Il confronto terminerà con la sottoscrizione del primo protocollo provinciale d’intesa che ha come obbiettivo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, finalizzato ad individuare azioni congiunte per l’innalzamento dei livelli di informazione e formazione dei lavoratori e degli operatori in materia di salute e sicurezza e per elevare in modo strutturale e permanente i livelli culturali e di percezione del rischio in ambiente lavorativo.

Importanti modifiche alla valutazione dei rischi fisici, relativa ai campi elettromagnetici (D.Lgs. 159 del 1 agosto 2016)

Ad agosto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.192 del 18 agosto 2016, il Decreto legislativo 1 agosto 2016 n.159, in attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE.

Il novello Decreto, che apporta modifiche al Dlgs 81/08, è entrato in vigore il 2 settembre.

Le modifiche al TUSL, riguardano principalmente gli articoli del Capo IV e l’allegato XXXVI, al quale ci si richiamerà sia per i VLE che per i VA:

 “2 .Il datore di lavoro assicura che l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici non superi i VLE relativi agli effetti sanitari e i VLE relativi agli effetti sensoriali, di cui all’allegato XXXVI, parte II per gli effetti non termici e di cui all’allegato XXXVI, parte III per gli effetti termici. Il rispetto dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi agli effetti sensoriali deve essere dimostrato ricorrendo alle procedure di valutazione dell’esposizione di cui all’articolo 209. Qualora l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici superi uno qualsiasi dei VLE, il datore di lavoro adotta misure immediate in conformità dell’articolo 210, comma 7.

3. Ai fini del presente capo, si considera che i VLE siano rispettati qualora il datore di lavoro dimostri che i pertinenti VA di cui all’allegato XXXVI, parti II e III, non siano stati superati. Nel caso in cui l’esposizione superi i VA, il datore di lavoro adotta misure in conformità dell’articolo 210, comma 1, salvo che la valutazione effettuata in conformità dell’articolo 209, comma 1, dimostri che non sono superati i pertinenti VLE e che possono essere esclusi rischi per la sicurezza”.

Alcuni importanti passaggi riguardano la Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione, riportate nell’art. 209:

“2 Qualora non sia possibile stabilire con certezza il rispetto dei VLE sulla base di informazioni facilmente accessibili, la valutazione dell’esposizione è effettuata sulla base di misurazioni o calcoli. In tal caso si deve tenere conto delle incertezze riguardanti la misurazione o il calcolo, quali errori numerici, modellizzazione

delle sorgenti, geometria del modello anatomico e proprietà elettriche dei tessuti e dei materiali, determinate secondo la buona prassi metrologica.

4 . La valutazione, la misurazione e il calcolo di cui al comma 1, non devono necessariamente essere effettuati ove siano utilizzate dai lavoratori, conformemente alla loro destinazione d’uso, attrezzature destinate al pubblico, conformi a norme di prodotto dell’Unione europea che stabiliscano livelli di sicurezza più rigorosi rispetto a quelli previsti dal presente capo, e non sia utilizzata nessun’altra attrezzatura.

5. Nell’ambito della valutazione del rischio di cui all’articolo 181, il datore di lavoro presta particolare attenzione ai seguenti elementi:

a) la frequenza, il livello, la durata e il tipo di esposizione, inclusa la distribuzione sul corpo del lavoratore e sul volume del luogo di lavoro;

b) i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all’articolo 208;

c) effetti biofisici diretti;

d) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio; eventuali effetti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a rischi particolari, con particolare riferimento a soggetti portatori di dispositivi medici impiantati, attivi o passivi, o dispositivi medici portati sul corpo e le lavoratrici in stato di gravidanza;

e) qualsiasi effetto indiretto di cui all’articolo 207, comma 1, lettera c);

f) l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici;

g) la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione ai campi elettromagnetici;

h) informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 211;

i) informazioni fornite dal fabbricante delle attrezzature;

l) altre informazioni pertinenti relative a salute e sicurezza;

m) sorgenti multiple di esposizione;

n) esposizione simultanea a campi di frequenze diverse”.

 

In allegato il testo completo.

Allegati:
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